ASSOCIAZIONE CULTURALE "IL SEGNO E LA PAROLA" Matera (MT) Italy segnoeparola@gmail.com

di Augusta Calzolari

Sono Augusta, vengo dal mondo dell’artigianato artistico e delle tecniche creative che insegno da diversi anni. Ora sono animatrice in una Residenza per Anziani e Ospiti Psichiatrici. Ho frequentato il VII seminario a Matera, dopo aver scoperto casualmente su un post di facebook la meraviglia del Metodo Caviardage.

La casualità, l’imperfezione, l’irregolarità sono aspetti importanti nei miei lavori, per questo ho pensato di utilizzare la tecnica del Kintsugi per far conoscere il metodo ad un gruppo di persone con cui mi incontro regolarmente da tempo e ho creato un laboratorio “di passaggio” dalle tecniche creative al metodo unendo kintsugi e lavoro con la cancellazione.

Il senso del Kinstugi è che riparare i cocci con l’oro significa rendere le cicatrici la parte più bella dell’oggetto, che evidenziare le crepe fa la differenza tra quell’oggetto e uno uguale, ne aumenta il valore e lo rende un pezzo unico, che da un’imperfezione nasce qualcosa di superiore. Questa tecnica sfrutta la casualità e l’irregolarità, ci suggerisce di non buttare via le cose ma che se ci mettiamo con pazienza a riattaccare i pezzi riusciamo a  farne qualcosa di nuovo. Ma anche che dovremmo accettare con più serenità i cambiamenti, la fragilità e che spesso sono proprio le ferite lasciate dagli eventi della vita che ci rendono quello che siamo, unici e insostituibili mentre noi per cercare di sembrare uguali agli altri spesso le crepe le nascondiamo.

Nel gruppo c’erano sei ragazze tra i 40 e 55 anni tutte molto sensibili anche amanti dell’arte e alla creatività, una è counselor, per cui ero convinta che avrebbero apprezzato. Ci siamo incontrate 4 ore nella casa di una di loro che ha un tavolo enorme e tanta luce dove ho disposto i materiali.

Abbiamo applicato la tecnica del kintsugi ad una ciotolina nera lavorando in coppia per aiutarci con i pezzi. Non è stato subito semplice, molti cocci proprio non volevano saperne di stare attaccati. Pian piano hanno preso confidenza con i materiali e tutto è andato al suo posto. Si sono appassionate e il kintsugi è stata una attivazione perfetta, abbiamo parlato delle ferite, delle cicatrici interiori, di come si possono rimettere insieme i pezzi e se sia giusto farlo… Tutto allegramente ma molto metaforico. Noi siamo amiche e tutte abbastanza chiacchierone, però forse avrei dovuto mettere una musica adatta.

Piene di queste emozioni siamo passate al successivo lavoro di cancellazione su una pagina uguale per tutte tratta dal libro dell’inquietudine di Pessoa. Mi sono sembrate molto emozionate. La mia proposta era con il nero, l’oro e l’applicazione degli avanzi dell’oro del kintsugi, ma qualcuno ha visto la necessità di evidenziare il filo di unione delle parole e ha chiesto il rosso.

Ci siamo fermate un po’ per gustare una tazza di tè con una fetta di torta (io ho l’abitudine di portare una crostata di marmellata coi cuoricini) e poi abbiamo lavorato su una pagina a caso dal libro da cui io avevo tratto il mio esempio.

 

Non è stato immediato trovare la poesia ma lavorando in silenzio e senza fretta, alla fine si sono sorprese dei risultati. Una di loro che è creatrice appassionata e con una grande manualità, era forse la più dubbiosa ma alla fine ha detto che non avrebbe mai pensato di essere capace di scrivere una poesia.

Un’altra ha detto che delle volte le era venuto il pensiero di farlo con la settimana enigmistica, per cui ora le taggo sulla pagina fb.

Ecco alcuni dei loro commenti dopo l’esperienza:

“A me è piaciuto Molto. E’ stato  Oltre il  divertimento e lo star bene durante l’attività, anche lo stile con cui ci hai comunicato ogni suggerimento è stato incisivo e incoraggiante. Una Bellissima atmosfera”

“È un tipo di lavoro che mi piace tantissimo ed è fantastico tirare fuori delle potenzialità interiori e avere  qualcuno che te ne da l’opportunità, con metodo e leggerezza al contempo”

“Per me è stata una piacevole scoperta, sia il kintsugi che il caviardage. Il kintsugi più rilassante, il caviardage per me più complesso (rischio di pensare troppo quindi devo prenderlo come un gioco sennò mi intrippo). Devo costringermi a non pensare e chiudere nell’armadio l’ingegnere che è in me… E queste cose mi fanno un gran bene”

“Kintsugi.. unico!!!! Caviardage un meraviglioso gioco con le parole che da possibilità di  creare armonia. fantastico, ognuno ha portato qualcosa di unico”

 

Le poesie create per me sono state molto emozionanti, alcune davvero stupende. Per una delle ragazze questo ha creato un momento di imbarazzo perché giudicava la sua una sciocchezza. Lei è quella che si considera meno “brava con le mani” e ha sempre paura di non essere all’altezza quindi mi è venuto spontaneo leggerle il mio lavoro che mi sembrava non altrettanto all’altezza del lavoro precedente appena letto.

“La cicatrice crea forme che osservo con curiosità, scompare dalla memoria ma freme nella mia testa e sento la sua voce” .

Lei si è rasserenata e quando ha letto il suo mi sono meravigliata io stessa, era davvero emozionante, e secondo me lei stessa si è inorgoglita mentre in passato vedeva i suoi lavori sempre peggio di quelli degli altri.

Questo è quello che mi stupisce ogni volta del metodo: vedere che se diamo ascolto a quello che c’è dentro di noi vengono fuori un sacco di cose, le emozioni escono e lasciano stupefatti noi stessi di quale forma meravigliosa riescano a prendere.

Allora predisponiamoci alla meraviglia, continuiamo a stupirci e a riempirci d’oro e bellezza.

 

https://www.caviardage.it/insegnanti/name/augusta-calzolari/