Circa un’anno fa, durante il 2° seminario di formazione nel metodo caviardage, sono venuta a conoscenza dell’altered book durante l’intervento fatto da Gabriella Costa che nell’occasione ha proposto attività su libri di fiabe ma ha affermato che era possibile fare la stessa cosa su tutti i tipi di libri. Ci ha proposto di modificare il libro con diverse tecniche artistiche ma principalmente attraverso il metodo caviardage, trovando così la poesia in ogni pagina. Tutto ciò mi ha fatto pensare molto. In arteterapia si consiglia sempre di avere un diario visivo, un diario principalmente di immagini in cui ogni tanto si può anche scrivere. Ed ecco che sono giunta alla conclusione che il diario visivo pot
eva arricchirsi ancora di più con il metodo caviardage ed ottenere il diario visivo –poetico.
Chi di noi non ha mai scritto un diario? Alle volte scrivere le parole delle nostre emozioni o raccontare la nostra giornata risulta davvero difficile ed ecco che il metodo caviardage ci aiuta in questo, facendoci creare un piccolo componimento poetico.
Come ho già detto in un mio precedente contributo, il metodo caviardage è un ottimo strumento in arteterapia per guardarsi dentro, questo porta al fatto che trovare la poesia nascosta parla di noi, e in un diario visivo- poetico questo è evidente grazie al pregio della delicatezza insita nel metodo.
Le parole unite all’immagine sono di un effetto incredibile ed aiutano. Il risultato ottenuto, è bello da vedere ma lo è anche per noi, nell’anima e nel cuore, perchè ci permette e ci aiuta a parlare di noi e di ciò che abbiamo dentro.
Io lo utilizzo in arteterapia con pazienti singoli e con persone che partecipano ai miei gruppi di lavoro: il diario mi permette di capire e sapere cosa è successo in ognuno tra un’incontro e l’altro.
Il diario visivo-poetico è un’ottima pratica personale. Anche io personalmente ci passo ore, facendo uscire sempre qualcosa che parla di me e di come mi sento, perché la poesia è mia, è parte di me e di ciòche ho nel cuore. Il metodo caviardage ha il merito di agevolare questo racconto di noi.
In questo ultimo anno ho già creato due altered book utilizzando un libro che mi sta molto a cuore, Alice nel paese delle meraviglie, in due versioni diverse: ognuno dei due parla dell’anno appena trascorso , e di ciò che mi è capitato.
E’ forse l’unica modalità di diario che riesco a portare a termine e comprendo ogni giorno di più le grandi potenzialità di questo strumento che ovviamente non è solo per “addetti ai lavori” ma anche utile a livello personale: è come dedicarsi del tempo creativamente con serenità, liberando ciò che si ha dentro. Ognuno può decidere se far leggere il diario visivo oppure no!
Io condivido solo alcune delle pagine presenti nel diario visivo-poetico mentre altre sono molto personali e le tengo per me anche se può sembrae egoistico, cosa che credo in piccoli dosi faccia bene a noi stessi.
E come creare delle piccole opere d’arte personali e quindi possiamo reputarli dei “libri d’artista” che sono impregnati di noi.
Mi sto apprestando ad iniziare il prossimo sulle pagine di Orgoglio e pregiudizio…chissà di quali emozioni e storie si riempirà!!
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