Come psicologa e psicoterapeuta sono alla continua ricerca di strade percorribili per aiutare le persone a contattare il proprio Bambino interiore, come stanza psichica che, secondo la teoria dell’Analisi Transazionale, ospita pensieri, emozioni e comportamenti appresi e custoditi a partire dalla nostra infanzia.
Entrare in questa stanza significa entrare in contatto con le convinzioni e le idee che ci hanno permesso di scrivere il nostro Copione. Considerando che tutto questo, nei primi anni di vita lo facciamo in modo non consapevole, la chiave per aprire questa porta non è immediatamente a nostra disposizione, il Metodo Caviardage mi ha offerto un semplice, ma potente mezzo per aiutare le persone a stare in contatto con il proprio sentire autentico, spontaneo e libero.
Nel Corso Base che si è concluso poche ore fa, a San Felice sul Panaro in provincia di Modena, ho accompagnato le persone a “viaggiare nelle proprie terre di dentro” con lo scopo di prendere per mano la creatività, l’intuizione e il tempismo del Piccolo Professore che proprio la stanza psichica del Bambino abita da tempo.
Visitare questo luogo ha permesso alle persone di scorgere la bellezza della vita che si nasconde anche dietro il grande dolore. L’attivazione emotiva, realizzata attraverso le parole di protezione che Benigni nel film “La vita è bella” utilizza per mostrare al piccolo figlio una realtà fantastica che lo protegga dal dolore della vita del campo di concentramento, ha dato il via al viaggio interiore del secondo modulo del Corso Base. Ognuno ha qui contattato le proprie emozioni e ha realizzato un flusso di coscienza sulle note della canzone di Mengoni “Onde” poiché l’acqua rappresentava, in questa parte del Corso, un elemento ricorrente e ha fatto da sfondo al pomeriggio insieme. Le onde del mare e l’acqua in cui le stesse sono protagoniste, rappresentano un simbolo di libertà e ritmo, in quanto il loro fluire costante permette di cogliere armoniose geometrie emotive; non a caso le musiche per il rilassamento proprio al mare fanno appello e spesso il mare rappresenta un luogo sicuro dove portare la propria mente a navigare.
Dal mare alla pentola in cui mettere a “bollire” le proprie parole, insieme a quelle degli altri, per poi trovarsene un mestolo nel “piatto di lavoro”. Parole pronte per essere scelte dagli occhi del cuore e adatte a descrivere gli ingredienti del benessere individuale. Così dal flusso di coscienza al cut-up con il Metodo Caviardage l’idea che le parole possano essere un dono per descrivere i propri paesaggi interiori, ha animato il viaggio di ognuno.
Le parole come dono sono state l’ingrediente anche durante la pausa, nella quale l’acqua calda ha accolto i fiori caramellati per una dolce tisana e durante la pausa stessa ogni partecipante ha scritto alcune parole luminose, prese dai propri vissuti e le ha regalate al gruppo per la realizzazione di un componimento poetico di gruppo, tenendo come base la tecnica del cut-up, secondo il processo del metodo caviardage, dove chi voleva poteva spostare i fogli per dar vita ad una prospettiva diversa e prendersi il potere di “mescolare” le parole a proprio piacimento.
Infine poi lo sfondo del mare ha animato la poesia effimera, nella quale sabbia e conchiglie hanno permesso ad ognuno di donare ad un componente del gruppo la propria poesia, che durava il tempo della lettura e della foto, prima di essere cancellata dall’onda di una nuova mano pronta a scegliere parole per sistemarle sulla scintillante sabbia profumata e piena di sassolini profumati.
In questo viaggio la libertà di espressione, l’apertura e la leggerezza, insieme alla gentilezza hanno fatto da sfondo ad uno stare insieme semplicemente vero che ha permesso di toccare, nel profondo del cuore, emozioni condivise.
E…con questo componimento poetico di gruppo si è concluso tra sorrisi e dolci parole di saluto il Corso Base nel quale ognuno ha provato a prendere per mano il proprio Bambino interiore per scoprire insieme la chiave del proprio benessere che vede nell’autenticità del tempo presente, l’ingrediente elettivo dell’armonia emotiva individuale.
Elisa Malaguti
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